11/03/2012News SCI DI FONDO: FRIULI E ALPI CENTRALI PADRONI DELLA TECNICA CLASSICA AI TRICOLORI RAGAZZI
Ai Campionati italiani di Sappada, i due comitati vincono l'oro con la bergamasca Martina Bellina e il carnico Michele Rovere, il bronzo con Elena Carrara e Martin Coradazzi. I Camosci, società organizzatrice, piazzano Marianna Sartor al 9. posto. Ad applaudire le giovani promesse degli sci stretti anche Alessandro Pittin. Domani spazio alla staffetta.
Sappada (Belluno), 10 marzo 2012 – Sono il Friuli e le Alpi Centrali i comitati di riferimento dei Campionati italiani di sci di fondo della categoria Ragazzi (atleti nati negli anni 1998 e 1999) proposti a Sappada (Belluno) dall'Associazione sportiva Camosci. Le Alpi Centrali, che ieri nella gimkana avevano conquistato un argento e un bronzo, questa mattina nella gara individuale a tecnica classica ( 2,5 km) hanno vinto l'oro con la bergamasca dello Sc 13 Clusone Martina Bellini, già medaglia di bronzo ieri. Sul 3. gradino del podio un'altra ragazza targata Sc 13 Clusone, Elena Carrara. Piazza d'onore, invece, per la valdostana dello Sc Gran Paradiso Noemi Glarey, staccata dalla Bellini per appena 5”.
In campo maschile (3,75 km) il Comitato Fisi Friuli Venezia Giulia sale sul gradino più alto del podio con Michele Rovere (Us Aldo Moro Paluzza, 3. ieri nella gimkana) e piazza in 3. posizione Martin Coradazzi, della Fornese. Al 2. posto un atleta del Comitato Alpi Occidentali, il cuneese dello Sc Valle Maira Andrea Serra.
Dopo quello della gimkana, un altro capolavoro organizzativo da parte dell'As Camosci che, come nel 1994 in occasione della Coppa del Mondo, ha allestito una pista perfettamente innevata, pur nella generale mancanza di neve: una striscia bianca nel verde sulla quale i 245 ragazzi impegnati oggi (dalla Calabria i più lontani) hanno potuto esprimersi al meglio. Per la società organizzatrice c'è stata anche la soddisfazione di vedere una delle sue atlete nella top ten: Marianna Sartor che ha chiuso in 9. posizione.
Ad applaudire le giovani promesse dello sci di fondo italiano oggi a Sappada c'era anche Alessandro Pittin, primo italiano a vincere una medaglia olimpica (bronzo a Vancouver 2010) nella combinata nordica. “Per me è stata una stagione che da magnifica (le tre vittorie consecutive in Coppa del Mondo ndr) si è trasformata in sfortunata – ha detto ai ragazzi il ventiduenne talento carnico, vittima di una frattura alla spalla lo scorso febbraio, durante le premiazioni – Momenti così ne ho vissuti tanti e una cosa ho imparato: non bisogna mai arrendersi”.