23/04/2012Risultati 100 Km Seregno Mondiale
Giorgio Calcaterra si riconferma sul tetto del mondo con l'americana Amy Sproston
Seregno 22/04/2012 – La Cento Chilometri di Seregno – Mondiale si chiude sotto il segno di Giorgio Calcaterra e Amy Sproston. Il tassista di Roma e l’atleta americana hanno conquistato il titolo mondiale sul traguardo di Via alla Porada a Seregno. Il bicampione iridato, dopo una partenza dove è riuscito a tenere sotto controllo gli avversari più temibili per la vittoria finale, ha sferrato l’attacco decisivo nel corso della terza tornata sulle 5 previste dell’anello di 20 km. Insieme a Calcaterra, lo spagnolo Cuevas e Alberico Di Cecco hanno formato un terzetto che ha sostenuto medie invidiabili, mentre alle loro spalle, dal gruppo, emergeva lo svedese Buud. Il runner romano nel corso del quarto giro si involava e distaccava prima Di Cecco, poi anche Cuevas. Nel corso dell’ultimo giro lo spagnolo e il pescarese venivano colti da stanchezza e davano via libera al trionfo di Calcaterra, mentre alle loro spalle la rimonta dello svedese Buud veniva completata con la conquista della medaglia d’argento. Completava il podio Alberico Di Cecco. La performance di Calcaterra, che ha completato i 100 km in 6h23’20, si rifletteva positivamente sulla performance complessiva della squadra azzurra che grazie anche alla prestazione di Daniele Palladino, giunto sedicesimo, conquistava il titolo di Campione del mondo a squadre, seguita dalla rappresentativa statunitense e da quella francese.
In campo femminile, la vittoria del campionato mondiale di Ultramaratona andava alla statunitense Amy Sproston che, dopo una durissima battaglia, riusciva a svettare chiudendo la propria 100 km di Seregno in 7h34’08’’. Sul secondo gradino del podio è salita la svedese Kajsa Berg, giunta sul traguardo di Seregno a poco più di un minuto dalla campionessa mondiale e gratificata dalla vittoria nel 21° campionato europeo IAU. Terza classificata la giovanissima russa Irina Vishnevskaja, non ancora ventenne. Nella classifica a squadre gli Stati Uniti D’America hanno preceduto il team giapponese e quello russo. Quarta posizione per l’Italia, seconda nella classifica europea.
Nella Gelsia Half Marathon in campo maschile, a sorpresa, si è imposto Luca Merighi della Ginnastica Comense con il tempo di 1h09’18’’, seguito da Paolo Pizzato e Gennaro Piermatteo. In campo femminile grande conferma per la faentina Noemi Gizzi che ha trionfato a mani basse sotto il traguardo di via Alla Porada davanti ad un folla di spettatori che hanno colorato la giornata Seregnese del Mondiale di Ultramaratona. A podio, anche Lorena Panebianco e Anna Maino.